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Strategie creative per la pappa e l’educazione alimentare

19 / 03 / 2024

Paola di Ettomio

Se i bambini mostrano un certo rifiuto verso il cibo o sembrano non essere interessati allo stare a tavola, è naturale sentirsi demoralizzati. Spesso ci poniamo domande esistenziali per trovare il motivo dietro ai loro rifiuti. 

Calma! Prima di tutto è necessario non colpevolizzare noi o chiedersi “cosa mai avrò sbagliato?” perchè la risposta non esiste. Crediamo sia invece molto più utile trovare delle soluzioni, delle strategie, anche giocando con un po’ di creatività e astuzia.


Proviamo qui a rispondere alla domanda: cosa fare se il mio bambino non mangia?! Noi di Ettomio abbiamo sperimentato queste difficoltà sulla nostra pelle :) e siamo ora felici di condividere qualche trucco per accompagnare in modo amorevole i nostri bambini al momento della pappa e darti qualche dritta su come trasformare questi istanti in opportunità divertenti e costruttive per tutta la famiglia. 

Trucchi per far mangiare la pappa: coinvolgiamo i nostri piccoli chef 🧑‍🍳


Trasformiamo la cucina in un magico laboratorio di scoperte! Con un pizzico di fantasia e un cuore aperto al gioco, coinvolgere i nostri piccoli nella preparazione dei pasti diventa una vera e propria avventura. Immaginiamo quelle piccole manine impastare con entusiasmo, gli occhietti che scintillano di curiosità mentre esplorano colori e forme degli ingredienti... è un'esperienza impagabile che avvicina il bambino al mondo del cibo, stimolando l'interesse e la voglia di sperimentare. 


Per poter rendere questo momento sereno e appagante per tutti, è importante sentirsi a proprio agio e mettere tutti in sicurezza: prepara i giusti attrezzi in modo che non ci sia alcun pericolo per i piccoli e utilizza strumenti che consentano loro di arrivare al livello del piano di lavoro in modo protetto.

Quindi via libera all’uso di mestoli di legno, cucchiai, mattarello… e anche al coltello, purché senza lama affilata (sempre sotto la tua attenta sorveglianza e presenza).


E poi, ecco l'idea brillante💡usa una torretta montessoriana, chiamata anche learning tower, (a proposito, conosci già la nostra La Taue, torre montessoriana d’apprendimento?).

Con questo strumento progettato per accogliere in sicurezza il tuo piccolo assistente in cucina, i bimbi si sentiranno dei perfetti aiutanti: saranno così orgogliosi di essere al nostro stesso livello che inevitabilmente il clima sarà rilassato e di co-operazione! 

Il piccolo così potrà osservare da vicino e partecipare attivamente, proprio come un piccolo grande chef. Mettigli un grembiulino, arrotola le maniche e via alla sperimentazione culinaria! Vedrai che non vedrà l’ora che arrivi il momento della pappa per poter scoprire quali altre ricette fare e gustare insieme a te. 


Alternative creative al seggiolone: trasformiamo la pappa in un gioco


Immaginiamo di vedere il mondo attraverso gli occhi dei nostri piccoli mentre esplorano il cibo con le mani e la bocca. Sappiamo che ogni bimbo è diverso e che possono esserci momenti in cui sembra che il cibo sia più interessante da lanciare che da mangiare. Invece di sentirci frustrati, proviamo a vedere la pappa come un'opportunità per esplorare e imparare insieme. 


Se il tuo bambino non mangia la pappa, prova a lasciare che sia lui a decidere il percorso di questa scoperta, anche se questo significa abbandonare il tradizionale seggiolone per sperimentare posti nuovi, fallo sedere su una seggiola bassa e usa il tavolo scrivania montessoriano come fosse la “sua tavola” o usa una learning tower per farlo mangiare stando in piedi. 

Non seguire per forza regole tradizionali: quando ci vuole la creatività, tutto è ammesso! L'importante è creare un ambiente positivo e sicuro dove il bambino possa sentirsi speciale e libero di avvicinarsi a nuovi sapori senza forzature.


Celebriamo ogni piccola conquista


Ogni boccone è una piccola vittoria da festeggiare! Lasciamo da parte le preoccupazioni su quanto mangia o non mangia, e volgiamo l’attenzione verso i progressi e le piccole conquiste che fa giorno dopo giorno. Celebriamo ogni momento in cui il nostro piccolo esplora il cibo con curiosità e interesse, anche se si tratta solo di toccarlo o annusarlo. Ricordiamoci sempre che l'obiettivo principale è sempre quello di creare una relazione positiva con il cibo e incoraggiare una mentalità aperta verso nuove esperienze alimentari.

Il tuo bimbo non vuole mangiare? Condividi il pasto in famiglia


Anche la condivisione dei pasti con tutta la famiglia può essere una strategia efficace se il bambino non vuole mangiare. Condividere il momento del pasto, infatti, non solo rafforza il legame familiare, ma offre anche un'opportunità per i bambini di imparare osservando gli adulti. Mostrati come un modello di comportamento alimentare sano e vedrai come i tuoi piccoli seguiranno il tuo esempio con amore e fiducia e prenderanno l’iniziativa. Incoraggiandoli delicatamente a esplorare assieme a te i vari sapori e texture, vedrai sbocciare la loro fiducia e desiderio di sperimentare. In particolare, per i piccoli che hanno già iniziato a gustare cibi solidi, questo momento diventa un'opportunità d'oro per assaporare, imitare e apprezzare le delizie che animano la vostra tavola.

Parola d’ordine: pazienza 😇


Il viaggio delle prime pappe è tessuto di esplorazioni e piccole sfide, richiedendo un approccio gentile che privilegi l'offrire rispetto al forzare, e la guida al posto della pressione. 


Quindi cosa fare se i bambini non mangiano? Armarsi di pazienza e soprattutto voglia di mettersi in gioco insieme a loro!


Non esiste una soluzione unica valida per tutti; ogni bambino segue il proprio percorso di crescita e accettazione del cibo. 


È fondamentale accettare che l'accoglienza di nuovi sapori possa necessitare tempo, e il rifiuto iniziale di un alimento non deve scoraggiare. Mantenere la serenità, offrendo l'alimento in modalità diverse, potrà incoraggiare il nostro bambino ad aprirsi gradualmente a nuove esperienze gustative, costruendo le fondamenta per abitudini alimentari sane che dureranno una vita.


Si consiglia un confronto con il proprio pediatra e medico di riferimento per qualsiasi consiglio specifico su alimenti o modalità dedicate al tuo bimbo.


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